Buon viaggio... assieme a me!

L'ora

domenica 27 marzo 2016

Visita a Rapallo

Siamo a Rapallo, piccola cittadina della Liguria.
Piccola, ma non per questo meno affascinante...
E' una piacevole giornata di "quasi" primavera.   
Nel golfo si staglia sull'acqua un piccolo castello in pietra.
E' il castello cinquecentesco di Rapallo, costruito dalla cittadinanza per combattere le incursioni dei pirati.
La gente è simpatica, la cucina è ottima!
Il tempo è bello e il sole, non filtrato dallo smog cittadino, ci abbronza piacevolmente. 
Belle le chiese, San Francesco, tra tutte, non la più grande, ma ricca di splendide vetrate.
Splendido anche il chiosco della musica, dono degli emigranti rapallesi dell'America Latina.
Qualche chilometro più a ovest si può visitare Santa Margherita Ligure e Portofino.
Lungo la strada imponenti ville e castelli in pietra costellano le ripide scogliere e fanno pensare a quando, tempo fa, la costa doveva essere appannaggio di pochi.
Portofino è ancora deserta... ci godiamo il silenzio e la pace, passeggiando nel borgo.
Le ombre della sera coprono il cielo e ci invitano a tornare a Rapallo, a godere del cibo e del buon vino. Focaccia con stracchino, tipica di Recco, cima genovese, farinata fritta, pansotti alle noci, trofie al pesto genovese, stoccafisso allettato... 
Chiudiamo la serata con una bella passeggiata digestiva nel lungomare Vittorio Veneto...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Visita a Sulmona

Ancora una splendida giornata di marzo, in quest'anno senza inverno, ci spinge a ridosso del parco nazionale della Majella, fino a Sulmona, piccola cittadina abruzzese in provincia dell'Aquila. 
Due cose colpiscono immediatamente: il profumo dello zucchero e delle mandorle dei suoi confetti, che aleggia per ogni dove,


e il ricordo del suo più noto concittadino, Publio Ovidio Nasone.

 

E' giorno di mercato, la piazza è gremita di persone che comprano frutta e verdura, dolci, pane, bocconotti e fiadoni... questi ultimi assaggiati anche da noi!


La cittadina è animata di turisti, diverse lingue si mescolano ai profumi per dare un non so che di esotico.
Lungo le strade tantissimi negozi di confetti, ce n'è per tutti i gusti. Confezionati, singoli, in buste di varia dimensione o in forme di fiore, ape, coccinella... senza dimenticare le esigenze dei numerosi tifosi di calcio.

Lo stemma della città riporta una sigla: SMPE, il cui significato deriva dalle iniziali di una frase di Ovidio: "Sulmo mihi patria est, gelidis uberrimus undis,
milia qui novies distat ab Urbe decem", ovvero: "Sulmona è la mia patria, ricca di gelide acque, dista da Roma novanta miglia". 


La città, secondo Ovidio e Silio Italico, è di origine troiana. Il nome deriva da quello del suo fondatore Sòlimo, compagno di Enea, fondatore di Roma. La città fu chiamata Solimon, poi col tempo divenuta Sulmo, oggi Sulmona.


Le chiese, numerose e stupende, ricordano a tutti il suo passato. Al papa, seppure per poco, Celestino V, ha dato i natali la città. Il Duomo ce lo ricorda.




Il sole ci accompagna piacevolmente risplendendo sulle nevi delle vette circostanti, per le strade della città. 

L'olfatto ci guida invece nella scelta del ristorante. Un tagliere di affettati e formaggi misti con bruschette calde all'olio extra vergine d'oliva ci intrattiene. Trofie e ceppi dai sapori tipici abruzzesi, quindi arrosticini di pecora, annaffiati da vino rosso locale chiudono il pranzo, Ottimo!E' ora di rientrare a Roma. Ci mettiamo in viaggio consapevoli che ciò che abbiamo visto, ed assaggiato, non sia che un centesimo di ciò che c'è, sperando di avere nuove occasioni per tornare, voltiamo le spalle alla città e partiamo...


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO